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WER012, November 2014
NOFLORES Let Them Come Tobias Meier sax Dave Gisler guitar Jonas Ruther drums |
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Die Wettermusikmacher
Jonas Ruther (Schlagzeug), Dave Gisler (E-Gitarre) und Tobias Meier (Altsax) kreieren mit rhythmisierten bzw. pulsierenden Tönen und Geräuschen atmosphärische Stimmungen - mal entwickeln sich diese lang- und behutsam, mal entladen sie sich blitzschnell und rabiat. Die drei hellhörigen Interplay-Spezialisten sind nicht auf prägnante Pointen oder virtuose Volten aus, sondern lassen sich von der Musik (ver)führen - und kehren auch dann nicht um, wenn sie unbekanntes Terrain betreten (und das machen sie besonders gerne!).
Gisler und Meier sind beileibe noch nicht alt - aber sie gehören trotzdem bereits zu den etablierten Figuren des New Swiss Jazz. Gemeinsam spielen sie z.B. in der Band Mumur des Schlagzeugers Markus Lauterburg. Gisler ist u.a. bei NoReduce, Mat-Down und Weird Beard dabei. Meier spielt u.a. bei Things to Sound, Hunter-Gatherer und Pigeon Soup, sein eigenes Trio heisst Periskop.
Ruther ist bei Noflores zugleich Küken und "primus inter pares": Der frischgebackene Master-Performer der Jazzschule Luzern, der die Koryphäen Norbert Pfammatter und Gerry Hemingway zu seinen Lehrmeistern zählen durfte, hat bisher Aufnahmen mit FrancePorter (Piano-Trio), Smiff (Orgel-Trio) und Hely (Duo mit dem Pianisten Lucca Fries) gemacht. Mit Noflores beweist er nun, dass ihm auch dann nichts aus dem Ruder läuft, wenn es gilt, Wetter in Musik zu verwandeln. Donnerwetter!"
Composed by Jonas Ruther (1, 3, 4) and Tobias Meier (2), Recorded in
June 2013 at Gabriel Studios, Recording, mixing and mastering by Hannes
Kumke, Design by Tobias Meier, Produced by Tobias Meier. WER012, P + C
2014 Noflores. All rights reserved.
Thanks to Popkredit Stadt Zürich and to Hochschule Luzern - Musik.
Contact & Booking:
Jonas Ruther / www.noflores.com
Press Reviews:
Jazzconvention - Fabio Ciminiera
Quattro brani per trentatre minuti e mezzo di durata complessiva. Let them come è un EP e ci presenta la scelta stilistica del trio svizzero formato da Jonas Ruther, Dave Gisler e Tobias Meier, tre musicisti trentenni con alle spalle già una discreta serie di collaborazioni e partecipazioni a progetti di impianto collettivo.
E anche Noflores si può definire come un progetto collettivo. Il trio si muove nella terra di mezzo alla convergenza di generi musicali. Utilizza, infatti, l'attitudine jazzistica dell'improvvisazione e dell'interplay, lascia scorrere materiali ed influenze di varia provenienza, dalle avanguardie jazz a quelle rock, si libera di forme e strutture per cercare nell'incontro timbrico e sonoro delle diverse linee il filo logico e il senso della narrazione. È un gioco che si articola sulle dinamiche e si avventura su ostinati bordoni, un pensiero musicale ricorsivo e pulsante.
In maniera semplice ed esemplificativa, si potrebbe usare il prefisso "post" per indicare lo sguardo estetico dei tre. La parte difficile arriva, però nel momento in cui bisogna trovare la parola davanti alla quale posizionare il prefisso: post-rock? post-jazz? post-moderno? post-tradizionale? Probabilmente, questo aspetto interessa poco i tre e, in buona misura, anche chi ascolta. La musica di Noflores senza orpelli o fronzoli - per sfruttare il nome della formazione - disegna un panorama possibile al termine delle vicende musicali alle quali abbiamo assistito fino ad oggi. Una linea espressiva tracciata tenendo conto delle tante suggestioni con cui è possibile entrare in contatto e lasciandole fluire in maniera spontanea nella propria musica.